Un viaggio ScattoSo

dopo la pioggiaVenerdì 30 settembre: finalmente il giorno che aspettiamo da mesi è arrivato: io, Amario, Leodelupis, Nephelim e la Secca ci incontriamo per decollare da Roma Ciampino alle 10.30 con un volo ryanair che, alla modica cifra di 165,00 €, promette di portarci dritti ad Edimburgo e riportarci a casa nove giorni dopo. Incontreremo Noeleen, il sesto elemento dell’allegra brigata, solo domenica sera a Glen Coe.

Alle 12.50 arriviamo ad Edimburgo, ritiriamo le macchine noleggiate, un salto in ostello per lasciare i bagagli e via di corsa fuori a scattare: siamo qui per questo in fondo, ma non senza una meritata pausa per rifoccillarci ben bene nel primo pub scozzese sulla royal mile al quale, lo sapevamo da subito, sarebbero seguiti molti altri. Fa caldo, non ce l’aspettavamo, siamo partiti equipaggiati di panni da trekking invernale e la cosa ci preoccupa un po’, rimaniamo fuori fino a tardi, assetati di novità e felici di trovarci finalmente li, insieme… Edimburgo tra l’altro è una bellissima città, pullulante di vita e si presta a fotografare volti di passanti ed artisti di strada che ci affascinano forse anche di più delle innegabili bellezze architettoniche. Sperimentiamo, nel mio caso per la prima volta in assoluto, la guida a destra… Bèh, pensavo peggio, il cervello è un elaboratore così elastico e facilmente riprogrammabile che ci mette davvero poco a settarsi su nuove impostazioni. Cena in un locale che ha più l’aria di un pub americano che scozzese, ma la nostra dose quotidiana di schifezze è comunque assicurata…

Sabato 1 ottobre: decidiamo di dedicare la mattinata ancora ad Edimburgo per visitare il castello, peccato per il cielo così grigio, sarà dura dargli un senso nelle foto che scattiamo… Mangiamo il nostro primo fish and chips in un piccolo locale gestito, ebbene si, da un ragazzo di origine napoletane. Non ci stupiamo più di tanto, sappiamo di aver invaso come italiani, nel bene e nel male, il mondo intero. Ripartiamo alla volta di Stirling, seconda tappa di questa meravigliosa vacanza. Lungo il viaggio ci fermiamo a vedere (e ovviamente fotografare) una partita di rugby e il famoso Forth Rail Bridge, ponte ferroviario di ferro rosso che attraversa il Firth of Forth. Anche Stirling ci piace molto, un aperitivo nel pub più caratteristico della cittadina e, dopo una breve passaggiata sotto una pioggia incessante, cena in un altro pub, poi di corsa a nanna che la sveglia suona sempre decisamente presto 🙂

Domenica 2 ottobre: La mattinata la dedichiamo alla visita dello Stirling Castle, bellissimo e suggestivo ma a mio avviso troppo “finto”. Qui amano ricostruire anziché conservare, al contrario del metodo conservativo italiano, che punta al valorizzare anziché cancellare l’azione del tempo che passa, come parte inscindibile del fascino di certi luoghi. Visitiamo anche la vicina chiesa di Holy Rude con accanto il suo cimitero, caratteristica curiosa ma assai affascinante, di tutta la Gran Bretagna. Da li, partiamo alla volta di Glen Coe dove ci aspetta Noeleen, scozzese di origine e italiana di adozione, ScattoSa nell’anima, ribattezzata dalla Secca Mrs. McGranitt e adorabile  compagna di viaggio, guida, interprete ecc… ecc… che non è riuscita a farci camminare come avrebbe voluto. 🙂 Durante il viaggio ci fermiamo a visitare il Wallace Monument, raggiungibile tramite una discreta passeggiata in salita e parecchi gradini a chiocciola da salire. Ma ne vale la pena, la vista da lassù è mozzafiato, qualche foto all’Old Bridge e in tarda serata arriviamo a Glen Coe. Questo ostello è molto carino, immerso nelle campagne scozzesi e decisamente accogliente come del resto sarebbero stati tutti quelli in cui abbiamo dormito (tutti della catena SYHA). Io, ahimé ho la febbre…

Lunedì 3 ottobre: Mi sveglio con ancora la febbre e la sensazione che sarebbe meglio starmene a letto. Ma è il pensiero di un attimo che viene subito scacciato di fronte alla prospettiva nefasta di perdere un giorno di Scozia. Si va a passeggiare su un piccolo lago, il profumo della pioggia e dei campi bagnati è in grado di guarire qualsiasi influenza. Di seguito decidiamo di andare a visitare una distilleria, dove producono il whisky, bevanda così cara agli scozzesi. La distilleria è a Fort William e si chiama Ben Nevis, purtroppo rimaniamo delusi da questo posto per il taglio eccessivamente turistico. Concludiamo la giornata nel piccolo e delizioso borgo di Fort William, dove cogliamo tra le altre cose l’opportunità di fotografare uno scenario da fiaba incorniciato da un vivido arcobaleno, cosa che, ma ancora non lo sappiamo, capiterà di vedere spesso in questi giorni. Si fa la spesa per cenare in ostello ma la mia febbre, ahimé, continua, e sono costretta ad abbandonare il gruppo se voglio recuperare energie per domani.

Martedì 4 ottobre: Sveglia alle 7.00 e partenza. Ops…. l’amara scoperta di una gomma della “macchina delle femmine” bucata: i piani dovranno necessariamente subire dei rallentamenti ma nessuna paura: i nostri baldi uomini sanno come aiutarci e in men che non sia dica siamo di nuovo in viaggio… Direzione Ullapool dove resteremo per 3 notti, finalmente un po’ di “stabilità” 🙂 Lungo il viaggio ci fermiamo a fotografare una splendida spiaggia bianca ed altri angoli della costa atlantica incontaminati e bellissimi; se non facesse così freddo si potrebbe restare ingannati e pensare di essere ai caraibi. Arriviamo al famoso castello di Urquhart, che domina maestosamente il lago di Loch Ness. La mia speranza di incontrare ed accarezzare il mostro rimane delusa e ci “limitiamo” ad ammirare le rovine di questo splendido castello. Anche questa giornata di conclude nel modo migliore: cena e birra in un caldo ed accogliente pub scozzese.

Mercoledì 5 ottobre: Ci aspetta forse la giornata più bella e intensa di tutta la vacanza anche se abbiamo passato molto tempo in macchina: gli spazi sono davvero ampi e la nostra voglia di vedere (e fotografare) più cose possibili è incontenibile. Partiamo alle 8.30, direzione costa nord, “dove si arriva si arriva”. Vediamo anche oggi spiagge fantastiche, animali per noi nuovi come la “mucca pelosa”, affettuosamente ribattezzata da Sara “il mucco”, pecore con la testa e le zampe nere, e poi paesaggi: campi sterminati e brulli, borghi di pescatori, cascate e un meraviglioso faro, a picco su una scogliera, dove per il vento non si riesce a camminare ma da dove si può godere di una vista spettacolare su onde che si infrangono sulle rocce a spaccarsi in mille schiumando l’aria. Il paradiso può attendere pensiamo, perché in fondo, per dei fotografi, c’è di che sentirsi stimolati ed appagati.

Giovedì 6 ottobre: Ancora a Ullapool, decidiamo di ripetere nelle modalità la giornata precedente ma stavolta percorrendo la costa sud. L’idea per oggi era di andare ad Applecross e da li imbarcarsi per andare a vedere le balene ma il tempo non ci assiste, purtroppo niente pescioni giganti… Ancora spiagge bianchissime, le più bianche, ancora tante risate in macchina e non, ancora tanta gioia nel cuore e tanta meraviglia negli occhi… Fino all’arrivo in serata al meraviglioso castello di Eilean-Donan, scenografia del film Highlanders e che merita tutta una serata, in attesa del tramonto che lo illumini di rosso rendendolo più bello ancora. Ormai siamo vicino a Skye, l’isola collegata alla terraferma da un ponte. Decidiamo di allungarci ancora un po’ e cenare li in modo da poter tornare al castello prima del rientro per delle foto in notturna.

Venerdì 7 ottobre: Ci dirigiamo verso Loch Lomond, dove dormiremo per l’ultima notte scozzese. Sulla strada vediamo il Castle Stalker piccolino, su un isolotto che quando è bassa marea si congiunge alla terra ferma, e Oban, un piccolo paese dove, dopo aver visitato la McCaigs Tower ci dedichiamo ad un po’ di shoping. Pochissimo in verità perché qui, come in quasi tutta la Scozia, i negozi chiudono alle 17.00. Arriviamo, stanchi e curiosi di vederlo, all’ostello da cui ci aspettiamo molto; è stato ricavato infatti da un vecchio castello dove, si mormora, abitano ancora dei fantasmi. Effettivamente è all’altezza delle nostre aspettative: il luogo è particolarmente suggestivo e decidiamo di concederci un pigiama party nella hall dopo la cena al pub per giocare a Uno e ridere insieme… Purtroppo però di fantasmi nessuna traccia. Forse la nostra irruenza ha spaventato anche loro.

Sabato 8 ottobre: La tristezza è palpabile ormai, si respira nell’aria tensione e malinconia ma il nostro umorismo e la voglia di goderci fino all’ultimo minuto questa splendida vacanza prevale. Ci rechiamo a Luss, piccolo borgo vicino all’ostello e, meraviglia delle meraviglie, ci imbattiamo in un matrimonio. Splendida occasione per fotografare abiti e usi locali, visi emozionati nella tipica scenografia locale di una piccola e ben curata chiesa circondata da antiche lapidi. Concluso con successo il fotoreportage ci avviamo all’aereoporto di Glasgow Prestwick, ultimi acquisti e ultimo pranzo scozzese a base dell’immancabile Fish and Chips, al quale ormai siamo particolarmente affezionati, e di fronte al quale il nostro fegato si è ormai definitamente arreso. I motori si scaldano, l’aereo prende velocità poi decolla… See you soon Highlands!!! Thank you Scotland! Thank you ScattoSi!

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